Gaetano Starrabba
Gaetano Starrabba di Giardinelli | |||||||
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Gaetano Starrabba saluta Vincenzo Florio | |||||||
Nazionalità | Italia | ||||||
Automobilismo | |||||||
Carriera | |||||||
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Gaetano Starrabba Di Giardinelli (Palermo, 3 dicembre 1932) è un ex pilota automobilistico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Palermo nel 1932, da famiglia aristocratica, è unico figlio di Francesco Saverio, VIII principe di Giardinelli (1901-1985), e della di lui prima consorte la nobildonna Lucia Caterina Crescimanno Giaccone, originaria di Santa Margherita di Belice, in provincia di Agrigento.[1][2]
Starrabba, erede dei titoli nobiliari di Principe di Giardinelli, Principe di Militello, Marchese di Sant'Agata, Barone di Scibina e Bumisca, di Pachino, e Signore di Mandranova, ingegnere e imprenditore agricolo, e appassionato di automobilismo, è stato pilota dal 1953 al 1970 per diverse scuderie ed ha partecipato a 14 edizioni della Targa Florio.[3] Fu perciò soprannominato "gattopardo da corsa".[4] È socio dell'associazione sportivo culturale Gentlemen Drivers.[5]
Nel 2023, all'età di 91 anni, ha pubblicato la sua autobiografia dal titolo Vita di un Gattopardo da Corsa. Vendemmiando tra i miei ricordi..., edito da Roberto Barbato Editore.[4] Sposato e senza figli, è l'ultimo membro della dinastia Starrabba dei Principi di Giardinelli.[6]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Starrabba maturò la passione per l'automobilismo ai tempi in cui frequentava il liceo, e nei quali conobbe Nino Vaccarella e Clemente Ravetto.[6] Debuttò nel 1953 al Giro di Sicilia alla conduzione di una Fiat 500 "Topolino" C.[6] L'anno seguente, nel 1954, partecipò per la prima volta alla Targa Florio, nella cui edizione alla guida di una Lancia Aurelia B20 si piazzò all'ottavo posto.[7] Nel 1955, alla guida di una Maserati A6GCS, partecipò a sette diverse competizioni, tra cui il Trofeo Sardo dove fu vincitore.[7]
Nel 1956, Starrabba divenne pilota della Ferrari, e fece parte della squadra Azzurra Ferrari, formata oltre che dal medesimo anche da Gino Munaron, Franco Cortese e Piero Carini.[6][7] Fu alla guida dapprima della Ferrari 500 TR, poi della Ferrari 500 TRC, con cui partecipò a più di venti competizioni e il miglior piazzamento fu un secondo posto al Gran Premio di Caserta (1956) e al Gran Premio di Modena (1957 e 1958).[6][7] Starrabba guidò anche la Porsche 718, con cui arrivò secondo a due edizioni del GP di Caserta (1959 e 1960), e al GP di Napoli (1960).
Al 1961 risale la sua unica partecipazione ad una gara di Formula 1: acquistò una Lotus 18, alla quale lui stesso abbinò un motore 1,5 litri Maserati quattro cilindri e si iscrisse al Gran Premio d'Italia a Monza, dove si piazzò trentesimo su 32 partenti (gira 21,6 secondi più lento di Wolfgang von Trips in pole).[6][7] Durante il Gran Premio, a causa dell'incidente mortale di von Trips con Jim Clark, Starrabba passò in quindicesima posizione, ma la sua gara si conclude al diciannovesimo giro per noie al motore.[6][7] Starrabba continuò a correre con la sua Lotus Maserati e nel 1963 fu sesto a Siracusa e quinto nel Gran Premio di Roma.[7]
Nel 1964 tentò la Formula 2 con un Giannini-Brabham F3 e disputò 5 gare su Brabham BT9 (chassis F3-4-64).[7]
Nel 1965-67 gareggiò per la Scuderia Pegaso alla guida delle vetture Ferrari 250 GTO, Ferrari 250 LM e Ferrari Dino 206 S in coppia con Clemente Ravetto, e nel 1968-70 per la Scuderia Brescia Corse con le vetture Porsche 906 e Porsche 911 dove fu in coppia con Corrado Ferlaino, Gianpiero Moretti, Everardo Ostini e Salvatore Patania.[7]
Risultati
[modifica | modifica wikitesto]1961 | Scuderia | Vettura | Punti | Pos. | |||||||||||
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Pilota privato | Lotus 18 | Rit | 0 |
Legenda | 1º posto | 2º posto | 3º posto | A punti | Senza punti/Non class. | Grassetto – Pole position Corsivo – Giro più veloce |
Squalificato | Ritirato | Non partito | Non qualificato | Solo prove/Terzo pilota |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) The Royalty, Peerage and Aristocracy of the World, vol. 90, Annuaire de la Noblesse de France, 1967, p. 155.
- ^ G. Scuderi, Santa Margherita di Belìce nella storia siciliana. Genesi del Gattopardo, Scuderi, 2003, pp. 650-652.
- ^ G. Felice, STARRABBA DI GIARDINELLI Gaetano: vivo del passato, sopporto il presente, in SiciliaMotori, 6 luglio 2020. URL consultato il 23 novembre 2023.
- ^ a b M. Donnini, IL PRINCIPE STARRABBA FA USCIRE IL SUO LIBRO, in Autosprint, 19 agosto 2023. URL consultato il 23 novembre 2023.
- ^ I soci, su gentlemendrivers.org. URL consultato il 23 novembre 2023.
- ^ a b c d e f g Intervista al driver Siciliano Anni 50/60 Starrabba di Giardinelli, in La Targa Florio by Raffaele Brullo, 27 novembre 2012. URL consultato il 23 novembre 2023.
- ^ a b c d e f g h i Forgotten Drivers.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gaetano Starrabba
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) All Results of Gaetano Starrabba, su racingsportscars.com. URL consultato il 23 novembre 2023.
- (EN) Gaetano Starrabba, su f1forgottendrivers.com. URL consultato il 23 novembre 2023.